PROGRAMMA DI SVILUPPO LOCALE

F.A.R.E. MONTAGNA

Filiere ed identitA’ RuralE – Elementi di crescita della destinazione Montagna Vicentina

  1. Cos’è lo Sviluppo Locale Leader 2014 -2020?

Lo Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo (SLTP) – denominato Sviluppo Locale Leader – è lo strumento configurato dall’Unione Europea (art. 32 Reg. UE 1303/2013) e sostenuto dal FEASR (Fondo Europeo Agricolo di Sviluppo Rurale) per il perseguimento di finalità di sviluppo locale delle zone rurali.
Fin dal 1991 l’Unione Europea, nell’ambito della politica agricola comune (PAC), ha lanciato il programma LEADER (Liaison Entre Actions de Dévelopement de l’Économique Rurale), ossia una metodologia per mobilitare e realizzare lo sviluppo rurale nelle comunità locali, attraverso un approccio di tipo “bottom-up”. Nel tempo si sono susseguiti Leader I (1991-1993), Leader II (1994-1999), Leader + (2000-2006) e, a partire dal 2007, è stato imposto l’inserimento dell’asse Leader nei programmi nazionali e regionali di sviluppo rurale finanziati dall’Unione Europea, affiancandolo agli altri assi dello sviluppo rurale; e difatti, il Psr Veneto 2007-2013 ha previsto al suo interno quattro assi principali, tra cui l’Asse 4 – Leader.
La Misura 19 rappresenta la Misura che assicura il sostegno allo Sviluppo Locale LEADER, nell’ambito del PSR 2014 -2020, attraverso le risorse del FEASR e configura il quadro di riferimento complessivo per la sua attuazione nel Veneto, in funzione degli obiettivi prioritari ed in risposta all’insieme degli specifici fabbisogni rilevati a livello regionale.
Nell’ambito della metodologia Leader, assumono un ruolo fondamentale i Gruppi di azione locale (G.A.L.), partenariati locali fra settore pubblico e privato, con il compito di individuare ed attuare la strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo elaborata sulla base dei bisogni e delle potenzialità locali con il coinvolgimento delle comunità interessate.
In termini pratici, per quanto riguarda lo Stato italiano, i GAL ivi presenti raccolgono le iniziative, proposte, informazioni, esigenze provenienti dal mondo rurale (persone fisiche, imprese, associazioni, enti ecc.) e le rielaborano nella proposta di un piano di sviluppo locale (PSL), la quale deve conformarsi agli orientamenti ed alle strategie di intervento adottati a livello regionale, nazionale e comunitario, ivi compreso il PSR.

  1. Cos’è il Programma di Sviluppo Rurale (PSR)?

La politica di sviluppo rurale della Regione Veneto è elaborata nel Programma di Sviluppo Rurale (PSR) che costituisce lo strumento di programmazione per lo sviluppo rurale regionale che deve conformarsi alla normativa ed agli indirizzi politici nazionali e comunitari. Il PSR si compone di assi, ossia ambiti di intervento, a loro volta divisi in misure, ossia proposte di intervento che vengono finanziate in parte con fondi nazionali ed in parte con fondi comunitari.
Il Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020, approvato con decisione della Commissione Europea n. 3482 del 26 maggio 2015 e ratificato dalla Regione del Veneto con la deliberazione della Giunta Regionale n. 947 del 28 luglio 2015, concorre, assieme agli altri fondi strutturali e di investimento europei (SIE), alla realizzazione delle priorità della strategia “Europa 2020”, nel quadro dell’Accordo di partenariato tra lo Stato Italiano e l’Unione Europea.
Il Programma di sviluppo rurale (PSR), a ciclo di programmazione pluriennale di sette anni, stabilisce le strategie e gli interventi per il settore agricolo, agroalimentare, forestale e per lo sviluppo delle aree rurali della regione, in attuazione dei Regolamenti Comunitari che riguardano il FEASR.

  1. Cos’è il G.A.L.?

Il G.A.L. (acronimo di Gruppo di Azione Locale) è un partenariato costituito da soggetti pubblici e privati che rappresenta i molteplici interessi, generali e diffusi, presenti all’interno del relativo ambito territoriale, assicurando una composizione articolata ed inclusiva, in grado di corrispondere comunque all’effettiva natura e agli ambiti di interesse della strategia proposta.
Secondo quanto previsto dall’art. 34 Reg. (UE) n. 1303/2013 il GAL elabora ed attua le strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo, mediante l’espletamento dei seguenti compiti:

  1. rafforzare la capacità dei soggetti locali di elaborare e attuare operazioni, anche stimolandone le capacità di gestione dei progetti;
  2. elaborare una procedura di selezione trasparente e non discriminatoria e criteri oggettivi di selezione delle operazioni che evitino conflitti di interessi, che garantiscano che almeno il 50 % dei voti espressi nelle decisioni di selezione provenga da partner che sono autorità non pubbliche e che consentano la selezione mediante procedura scritta;
  3. garantire la coerenza con la strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo nella selezione delle operazioni, stabilendo l’ordine di priorità di tali operazioni in funzione del loro contributo al conseguimento degli obiettivi e dei target di tale strategia;
  4. preparare e pubblicare gli inviti a presentare proposte o un bando permanente per la presentazione di progetti, compresa la definizione dei criteri di selezione;
  5. ricevere e valutare le domande di sostegno;
  6. selezionare le operazioni e fissare l’importo del sostegno e, se pertinente, presentare le proposte all’organismo responsabile della verifica finale dell’ammissibilità prima dell’approvazione;
  7. verificare l’attuazione della strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo e delle operazioni finanziate e condurre attività di valutazione specifiche legate a tale strategia.

La Regione Veneto indice ogni sette anni, in corrispondenza dell’approvazione del PSR, un apposito bando per l’adesione a Leader ed assegnazione del relativo finanziamento comunitario, al quale partecipano tutti i candidati GAL con le relative proposte di PSL.

  1. Il G.A.L. Montagna Vicentina.

Il Gruppo di Azione Locale (GAL) Montagna Vicentina (artt. 32-34 del Reg. UE 1303/2013) è una Società Cooperativa composta da soggetti sia pubblici che privati, rappresentanti degli interessi socio-economici locali che si occupa, sin dal 2002, della gestione dei contributi finanziari erogati dall’Unione Europea (FEASR), perseguendo l’obiettivo di sostenere ed affermare le zone rurali del proprio Ambito Territoriale Designato (ATD).
Considerata l’attività mutualistica, la cooperativa ha sempre avuto come oggetto e scopo l’elaborazione di un piano di azione locale “PSL” volto a sostenere la costituzione ed il rafforzamento delle reti locali che concorrono allo sviluppo nei settori del turismo rurale, delle micro-imprese, dell’artigianato e dei servizi zonali, nella valorizzazione dei prodotti dell’agricoltura e delle foreste, nella tutela dell’ambiente, nel miglioramento della qualità della vita, nell’inclusione sociale e sviluppo di servizi nelle aree marginali.
Con DGR n. 1547 del 10.10.16, pubblicata nel BUR n. 100 del 21.10.16, la Regione Veneto ha approvato la graduatoria dei PSL 2014-2020 dei Gruppi di Azione Locale del Veneto (9 in tutto) e delle strategie di sviluppo locale previste dai relativi Programmi di Sviluppo Locale assegnando al GAL Montagna Vicentina per la programmazione 2014-2020 la somma di complessivi € 8.124.646,54.

  1. Come posso diventare socio del GAL Montagna Vicentina?

L’adesione al GAL Montagna Vicentina è sempre aperta e libera e avviene mediante semplice richiesta al Consiglio di Amministrazione. Oltre ai soci fondatori, possono pertanto divenire in qualsiasi momento soci del GAL altri soggetti che rappresentano gli interessi di gruppi di soggetti privati e di comunità locali organizzate in forma pubblica, che possiedono comprovata esperienza in materia di sviluppo rurale, sociale, culturale e artistico, abbinato all’applicazione di nuove tecnologie ed il cui apporto sia perciò funzionale al raggiungimento dello scopo sociale.

  1. Cos’è il Programma di Sviluppo Locale?

La strategia, completa di tutti gli elementi previsti dal Reg. UE 1303/2013 viene definita e proposta dal GAL attraverso il Programma di Sviluppo Locale (PSL) che rappresenta lo strumento di programmazione complessiva del GAL e della sua attività, ai fini del PSR.
Il PSL viene elaborato con approccio ascendente (bottom-up) incoraggiando la partecipazione degli operatori locali a favore dello sviluppo del territorio ossia con il coinvolgimento e la partecipazione attiva delle diverse componenti ed operatori del territorio interessato, attraverso il quale il GAL esplicita l’approccio complessivo e la strategia di sviluppo locale ai fini della Misura 19 del PSR.
Il PSL “F.A.R.E. Montagna – Filiere ed identitA’ RuralE – Elementi di crescita della destinazione Montagna Vicentina” è stato presentato alla Regione Veneto il 12 aprile 2016 ed è stato approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 1547 del 10 ottobre 2016.
Per approfondire la strategia e visionare il PSL accedi alla sezione PSL 2014-2020 all’indirizzo www.montagnavicentina.com

  1. Qual è l’area GAL e quali comuni sono in essa compresi?

L’ambito territoriale designato (ATD) del GAL Montagna Vicentina è costituito da 44 Comuni adiacenti e contigui, interamente appartenenti alla Provincia di Vicenza, amministrativamente facenti parte di 6 Unioni Montane ed una Comunità Montana.
Complessivamente l’area GAL si estende su un territorio prevalentemente montano, di 1271 Kmq, pari al 46,68% del territorio provinciale, con una popolazione residente, alla data del Censimento ISTAT della Popolazione 2011, di 152.723 unità (17,7% della popolazione totale provinciale). La densità abitativa raggiunge i 120,16 ab/Kmq, inferiore quindi rispetto ai 315,59 ab/Kmq della Provincia e i 263,87 ab/Kmq della Regione Veneto.

 

  1. Chi finanzia il GAL?

Una parte delle risorse deriva dalla Regione Veneto che utilizza il Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), un’altra parte deriva dal cofinanziamento dei soci.
Il partenariato del GAL si compone di 25 Soci, rappresentanti degli interessi socio-economici del territorio, sia pubblici che privati, che hanno già dimostrato nelle precedenti esperienze di attuazione della strategia LEADER un buon livello di integrazione e favorito la multisettorialità delle azioni avviate.
Nel bando di selezione dei GAL del Veneto di cui alla DGRV 1214/2015, allegato B, criterio 2.4 “sostenibilità finanziaria del partenariato”, è stata richiesta la sussistenza della compartecipazione finanziaria diretta da parte dei partner alle attività del GAL relative al periodo 2014-2020, in quanto le spese di sostegno alla gestione e all’animazione territoriale del GAL stesso sono rimborsate nell’ambito dei fondi comunitari della Misura 19 del PSR per il Veneto 2014-2020 fino ad un massimo dell’80% e quindi la restante quota non coperta da contributo comunitario è richiesta quale cofinanziamento dei soci.

  1. Come è costruito il Piano di Sviluppo Locale del GAL Montagna Vicentina?

La strategia del GAL Montagna Vicentina per il periodo 2014-2020 è nata dalla necessità di concorrere ad una maggiore coesione territoriale valorizzando le vocazionalità presenti sul territorio attraverso una puntuale analisi condotta in relazione alle sotto-aree omogenee rappresentate dalle 6 Unioni Montane e dalla Comunità Montana presenti nell’ATD di riferimento. Il territorio in cui opera il GAL presenta, infatti, caratteristiche e vocazionalità territoriali specifiche sia dal punto di vista produttivo, turistico e paesaggistico-culturale.
Le principali prospettive di sviluppo per il GAL Montagna Vicentina, nel periodo di programmazione 2014-2020, possono essere sintetizzate in un Obiettivo Strategico di Programma: promuovere lo sviluppo sostenibile e la coesione economica e sociale del territorio valorizzando le specificità territoriali.  Alla sua realizzazione contribuiscono tre Obiettivi Generali di riferimento:

  • Economia: affrontare le sfide legate al cambiamento della struttura economica locale ed il passaggio in corso da una economia basata su settori manifatturieri tradizionali ed edilizia ad una economia che sviluppi il settore terziario promuovendo sinergie multi settore (agricoltura/artigianato/ricettività; filiere agroalimentari/commercio/export; tutela del territorio/turismo lento e sostenibile).
  • Territorio: promuovere e valorizzare il patrimonio naturale e culturale e contrastare le criticità causate dal progressivo spopolamento dei Comuni situati in aree montane ripensando in termini di progetti di rete o d’area, strategie condivise per valorizzazione sostenibile dei manufatti storici e di pregio.
  • Sviluppo delle destinazioni turistiche della Montagna Vicentina: sostenere la coesione economica e sociale favorendo una crescita più omogenea dei territori facenti parte dell’ATD interessata dal GAL Montagna Vicentina contribuendo ad identificare le vocazionalità turistiche territoriali specifiche e ad accrescerne il valore complessivo come destinazione.
  1. Cosa finanziano i bandi del GAL Montagna Vicentina?

Il GAL, sulla base del cronoprogramma approvato dal Cda, pubblica annualmente i bandi relativi ai diversi tipi di intervento previsti dal Programma di Sviluppo Locale quali turismo, sviluppo attività extra-agricole, diversificazione, patrimonio architettonico e paesaggistico, agricoltura.
Nei bandi, pubblicati sul BUR Veneto e reperibili integralmente sul sito del GAL Montagna Vicentina, sono reperibili tutte le informazioni necessarie per valutare se presentare o meno la domanda di aiuto (ad es. gli obiettivi, i beneficiari a cui sono rivolti, i tipi di intervento finanziati, la dotazione finanziaria, l’iter di approvazione delle domande presentate, i punteggi per l’inserimento in graduatoria, le modalità di assegnazione delle risorse economiche, le date di scadenza per la presentazione delle domande e per la fine lavori).

  1. Chi può partecipare ai bandi?

I bandi sono rivolti a diverse categorie di beneficiari: persone fisiche, piccole e microimprese, enti locali, enti parco, soggetti no profit, aziende agricole, ecc… In ogni bando sono indicati i beneficiari ai quali si rivolge un determinato Tipo di Intervento (vd. soggetti richiedenti).

  1. Cosa si intende per “beneficiario”?

Per beneficiario si intende un soggetto con sede legale e/o operativa in area GAL in possesso di tutti i requisiti necessari per partecipare al bando, e quindi per presentare la domanda di aiuto.

  1. Bisogna restituire il finanziamento dato dal GAL e con quali modalità?

No. I contributi del GAL sono a fondo perduto e pertanto non bisogna restituirli, a condizione che l’investimento venga realizzato nel rispetto degli impegni, obblighi e condizioni di ammissibilità previsti per il tipo di intervento, ai sensi della normativa comunitaria (Reg. (UE) n. 640/2014, Reg. (UE) n., 809/2014).
Si evidenzia che i contributi, a parte in alcuni casi, non coprono al 100% i costi sostenuti; ogni bando definisce la percentuale dell’aiuto.

  1. Il contributo viene erogato subito?

No, i contributi a fondo perduto vengono erogati in percentuale alla spesa effettivamente sostenuta: il beneficiario quindi è obbligato a realizzare l’investimento e a pagarne i costi e solo dopo potrà richiedere la restituzione del contributo nella percentuale prevista, su presentazione delle fatture quietanzate. E’ prevista comunque, come da specifiche degli indirizzi procedurali, la possibilità di richiedere anticipi e acconti durante la realizzazione dei lavori.

  1. Come si fa a partecipare ad un bando GAL?

La domanda di aiuto deve essere presentata all’Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura –  AVEPA – entro la data di scadenza prevista dal bando e secondo le modalità previste dal documento Indirizzi Procedurali del PSR e dai Manuali AVEPA.
L’utente che, in seguito all’apertura del fascicolo aziendale ad AVEPA ed alla creazione di un nuovo account nell’applicativo Guard, vuole presentare domanda di aiuto deve richiedere la delega all’interno del Guard indicando i codici identificativi.

Le 3 fasi necessarie per presentare una domanda di aiuto sono:

  1. COSTITUZIONE / AGGIORNAMENTO FASCICOLO AZIENDALE;
  2. REGISTRAZIONE AL SISTEMA GUARD E ACCESSO AGLI APPLICATIVI;
  3. PRESENTAZIONE DOMANDA DI AIUTO
  1. Devo iscrivermi all’Anagrafe del Settore Primario (fascicolo aziendale) anche se non ho un’azienda agricola?

Sì, l’Anagrafe del Settore Primario (fascicolo aziendale) è nata come strumento a servizio delle sole imprese agricole. Ora invece la presentazione di una domanda di aiuto, anche da parte di soggetti diversi dalle imprese agricole, comporta la presenza o l’attivazione di una posizione nell’Anagrafe del Settore Primario, che serve per tutti.

  1. Come faccio a capire cosa viene finanziato dai diversi bandi e cosa invece non rientra nei finanziamenti?

Sono informazioni che si trovano nel bando alla voce “spese ammissibili” e “spese non ammissibili” e negli Indirizzi Procedurali Generali del PSR. Si deve comunque sempre tenere presente le finalità della Misura e le condizioni di ammissibilità degli interventi. In linea generale è sempre bene approfondire nel dettaglio con lo staff del GAL la tipologia di spesa che si vuole sostenere, per assicurarsi che sia ammissibile.

  1. Ci sono spese che non sono mai ammissibili?

Sì, le spese non ammissibili sono definite dagli Indirizzi Procedurali Generali disponibili sul sito della Regione Veneto http://www.regione.veneto.it/web/agricoltura-e-foreste/documenti-attuativi-psr

  1. Posso presentare la partecipare da solo o devo farmi aiutare da qualcuno?

Il beneficiario è libero di scegliere se occuparsi personalmente della sua pratica o avvalersi di un professionista, di un’associazione di categoria, di uno studio. Pur non comportando la presentazione della candidatura competenze particolari, la domanda può richiedere l’inoltro di documentazione specifica, che potrebbe necessitare dell’ausilio di un professionista.

  1. A livello progettuale deve intervenire un tecnico del GAL oppure il GAL effettua solo, a lavori ultimati, un sopralluogo per verificare la corretta realizzazione dei progetti?

Il personale del GAL non può supportare i beneficiari nella progettazione. In quanto ente istruttore, il G.A.L. può solo accompagnarli a comprendere ciò che il bando richiede in fase di presentazione della domanda; durante la realizzazione dei lavori può fornire supporto ai fini di una corretta presentazione della documentazione in fase di rendicontazione finale.

  1. Nella domanda di aiuto posso inserire l’importo che voglio?

No. Ogni bando prevede un minimo di spesa ammissibile (al di sotto della quale la domanda non viene presa in considerazione) ed un massimo di spesa ammissibile (al di sopra della quale il GAL non calcola più la percentuale di contributo).

  1. Se presento la domanda di aiuto, sono sicuramente finanziato?

No. Occorre avere i requisiti previsti dal bando, rispettare tutte le condizioni di ammissibilità e raggiungere un punteggio minimo per entrare in graduatoria.

  1. Se il mio progetto entra in graduatoria, è sicuramente finanziato?

Se le domande sono più numerose delle risorse finanziarie messe a disposizione su quel bando, è possibile comparire in graduatoria, ma non venire finanziato per esaurimento delle risorse stanziate. Occorre pertanto formulare il progetto tenendo conto dei punteggi indicati nel bando per collocarsi in posizione utile in graduatoria.

  1. Il bando del GAL finanzia anche interventi già realizzati?

Gli interventi e i relativi costi, per essere riconosciuti dal GAL, devono essere avviati dopo la presentazione della domanda di aiuto (ad es. anche la dichiarazione di avvio lavori al SUAP, quando prevista, va presentata dopo). Da quel momento in poi il beneficiario può iniziare i lavori o effettuare le prime spese, tenendo presente che lo fa a suo rischio finché non gli viene comunicato ufficialmente dal GAL l’esito positivo dell’istruttoria, cioè non ha la certezza di essere stato inserito in graduatoria ed essere finanziato.