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Gli interventi sulle malghe della Montagna Vicentina

Tags: Misura 323/a Notizia Incontro di presentazione

L'agricoltura di montagna al "Made in Malga" ad Asiago

Il futuro dell’agricoltura di montagna


fulcro di “Made in Malga” ad Asiago

 

“Made in Malga” ha celebrato anche quest'anno l’agricoltura di montagna, in particolare il lavoro degli allevatori e i prodotti delle malghe, come i migliori formaggi di montagna, protagonisti della manifestazione

Con Made in Malga 2014, ad Asiago (Vi), si è celebrato un'eccellenza della produzione casearia nazionale: il formaggio di montagna. L'Altopiano di Asiago può essere considerato senza ombra di dubbio la capitale delle malghe visto che è il comprensorio che ne ha di più in tutta Italia. Siamo stati accolti dai migliori formaggi di montagna come l’Asiago Dop, Monte Veronese, Bagoss, Castelmagno, Morlacco del Grappa e Fontina. Formaggi dal gusto unico e inconfondibile

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Ma anche se il protagonista di questa manifestazione è stato il formaggio, non sono mancati tantissimi altri prodotti tipici. A ciascuna attività della zona è stato infatti abbinato un produttore: bar, negozi, ristoranti, enoteche, hotel della città e le boutique del centro storico. Ogni locale si è trasformato in un'insolita location dove degustare i migliori formaggi e approfondire la conoscenza del mondo delle malghe. In ogni angolo delle città si trovavano aperitivi con degustazione; abbinamento alle eccellenze vitivinicole locali e nazionali; birre artigianali e cene a tema.

“Made in malga” intende rappresentare un vero e proprio movimento culturale, che ha come scopo quello di valorizzare l’agricoltura di montagna ed in particolare il lavoro e i prodotti delle malghe; amplificare l’attrazione turistica che esercitano le malghe nel territorio della montagna; dare voce ai bisogni e alle problematiche dell’attività della caseificazione in malga (leggi sanitarie, ricambio generazionale delle gestioni, canali di vendita dei formaggi, etc.) e diffondere la conoscenza delle produzioni tradizionali di formaggio di qualità e a latte crudo, con provenienza della materia prima certa ed identificabile.

La manifestazione è stata inaugurata al Teatro Millepini di Asiago, dove è stata organizzata la tavola rotonda “Tradizione e futuro della vita in alpeggio: voci a confronto”. Il tema principale su cui si è concentrato il dibattito è stato il futuro attende l’agricoltura di montagna. E quali scenari si aprono alle giovani generazioni che scelgono di continuare la tradizione millenaria dell’alpeggio? È stato proiettato, in anteprima nazionale, il documentario “Capindo la late. Transumare di persone e bestie attraverso il tempo sull’Altopiano di Asiago 7 Comuni”, realizzato dall’Università degli Studi di Padova, facoltà di Lettere e Filosofia, dipartimento di scienze storiche, geografiche e dell’antichità.

 

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Grazie all'intervento del Gal, abbiamo avuto il piacere di visitare Malga Porta Manazzo che è una delle più belle dell'altopiano di Asiago. Ha un territorio molto vasto e si estende dal bosco del Dosso fino alla località Pontarina, al confine con il Trentino Alto Adige. Risulta essere un punto di partenza per escursioni panoramiche verso la Val di Sella. Nelle vicinanze si trova un sentiero che porta alla casa di Alcide De Gasperi, il primo presidente del Consiglio della Repubblica Italiana.

Da Malga Porta Manazzo parte anche il Sentiero della Pace, che attraversa tutto il territorio dell'Altopiano di Asiago e che è stato realizzato in memoria degli eventi della Grande Guerra. Si possono acquistare i prodotti genuini come salami, soppresse, formaggio Asiago mezzano, burro, e ricotta. A Malga Porta Manazzo c'è la produzione del formaggio Asiago stravecchio di malga Dop che fa parte del presidio Slow Food. Al pascolo sono presenti vacche “Burline”, una razza autoctona, introdotta dai Cimbri intorno all’anno 1000 e che sono in via d'estinzione. Abbiamo assistito nella “casera” all'attività di caseificazione per la produzione di formaggio Asiago allevo di malga.

Il Gal Montagna Vicentina è una Società Cooperativa senza fini di lucro che rappresenta 44 comuni dell'area montana della Provincia di Vicenza; ha sede ad Asiago e conta su 14 sportelli sparsi sul territorio dell'Alto Vicentino messi a disposizione dalle Comunità Montane e dalle Associazioni di categoria. Da più di vent’anni il Gal Montagna Vicentina è impegnato in ciò che i nuovi regolamenti comunitari indicano come “sviluppo locale di tipo partecipativo”, attraverso la progettazione e l'implementazione di strategie di sviluppo condivise e sostenute dalle forze economiche e dalle amministrazioni del territorio. 
Il tema catalizzatore scelto dal Gal Montagna Vicentina è quello di creare e mantenere condizioni compatibili nell'utilizzo, trasformazione e valorizzazione del territorio e delle sue risorse. Questo avviene con la gestione e la pubblicizzazione dei bandi comunitari che permettono di accedere a fondi economici indispensabili per la messa a punto di progetti altrimenti non facilmente realizzabili. Un patrimonio ambientale di pregio naturalistico, paesaggistico e culturale rappresenta un'occasione di sviluppo socio-economico compatibile e duraturo contribuendo alla crescita qualitativa delle comunità locali.

Una particolare attenzione è rivolta al sostegno di tutte le attività compatibili con l'ambiente che realizzano e offrono i propri prodotti con adeguati requisiti di qualità. Tra i numerosi interventi portati a compimento, l'azione del Gal Montagna Vicentina si è rivolta anche al recupero e alla ristrutturazione di numerose malghe d'alpeggio presenti sul territorio. Un evento nazionale organizzato da Alberto Marcomini e dallo staff di Guru del Gusto con la partnership del Consorzio tutela formaggio Asiago, il patrocinio del Comune di Asiago e della Regione Veneto e la collaborazione della Coldiretti e di Slow Food 8 comuni Altopiano.

 

 

 

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Il Gal Montagna Vicentina per la valorizzazione delle malghe

Relatori Made in GAL - 6 settembre 2014 Oltre un milione e 300 mila Euro impiegati per il recupero e la valorizzazione delle strutture.
Gli interventi illustrati durante "Made in Gal", evento dedicato agli operatori dell'informazione.

Lo scorso sabato 6 settembre alla Malga Porta Manazzo di Asiago si è svolto "Made in Gal", un incontro dedicato agli operatori dell'informazione organizzato dal Gal Montagna Vicentina.

L'iniziativa ha come obiettivo il far conoscere l'azione del Gal per la valorizzazione delle malghe della Montagna Vicentina. Si tratta di finanziamenti per oltre un milione e 300 mila Euro dedicati alla salvaguardia della preziosa testimonianza storica, paesaggistica, architettonica e culturale rappresentata da un insieme di ben 122 strutture, 76 delle quali solo sull'Altopiano di Asiago 7 Comuni.

La conferenza, svoltasi nell'informalità dell'ambiente rustico della malga, ha visto gli interventi di Enzo Benetti, presidente del Gal Montagna Vicentina, di Francesco Manzardo, direttore del Gal, e di Alberto Marcomini, giornalista del programma Gusto di Canale 5.

"Da vent'anni il Gal è impegnato nello sviluppo di tipo partecipativo – ha ricordato il presidente Enzo Benetti - e lo fa attraverso strategie di sviluppo condivise con le categorie economiche e le amministrazioni comunali".

"È importante sottolineare - ha aggiunto Benetti - che per "rurale" non si intende solo l'attività agricola e che i fondi strutturali erogati sono inseriti in un contesto economico più ampio che comprende l'agricoltura ma anche l'artigianato, il commercio e il turismo, settori economici che intendiamo continuare ad aiutare anche per mantenere la competitività verso altre realtà montane".

Il Gal ha scelto di sostenere in maniera concreta la tutela delle malghe con interventi di riqualificazione degli edifici, come le opere murarie di mantenimento e il restauro di alcuni manufatti, anche con il rifacimento delle coperture e la sostituzione delle grondaie: tutti interventi tesi a migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei malghesi.

"Con l'attuazione del proprio Programma di Sviluppo Locale - ha spiegato Francesco Manzardo - il Gal Montagna Vicentina ha sostenuto interventi per un totale di un milione e 334 mila Euro, dei quali circa 800 mila Euro impiegati per una serie di 12 interventi già conclusi".

Alberto Marcomini, giornalista esperto di gastronomia e organizzatore della manifestazione "Made in Malga", è intervenuto con alcune considerazioni: "Il sistema d'alpeggio della Montagna Vicentina costituisce per numero di malghe ed estensione dei pascoli il complesso più importante dell'intero arco alpino".

"La salvaguardia dell'eccellenza delle produzioni lattiero-casearie alpine - ha concluso Marcomini - è una risorsa non solo economica ma anche identitaria del territorio e vede perciò la realtà produttiva e paesaggistica delle malghe in primo piano".

All'incontro hanno partecipato una ventina di giornalisti della stampa nazionale e locale, tra i quali: Mimmo Vita, presidente di Unaga, Unione Nazionale delle Associazioni dei Giornalisti dell'Agricoltura, Alimentazione, Ambiente; Vincenzo d'Antonio, del portale L'Italia a Tavola; Luigi Costa, del coordinamento della Guida Ristoranti dell'Espresso; Andrea Lazzari, collaboratore del Gazzettino; Maurizio Drago, del portale Il Gusto Italiano; Donato Sinigaglia, giornalista del quotidiano La Voce di Rovigo.

Relatori incontro Made in Malga - 6 settembre 2014
Made in GAL - 6 settembre 2014
Made in GAL - 6 settembre 2014
Malga Meletta Ristecco
Malga Meletta Ristecco
Malga Meletta Ristecco
Made in GAL - 6 settembre 2014

Made in GAL: Presentazione degli interventi realizzati sulle malghe della Montagna Vicentina

BannerMadeInGAL Nell'ambito della 3° edizione di "Made in Malga", Evento nazionale dei formaggi di montagna, sabato 6 settembre p.v. il GAL Montagna Vicentina organizza "Made in GAL: un incontro rivolto agli operatori dell'informazione per presentare e diffondere gli interventi realizzati sul patrimonio storico architettonico delle malghe attraverso la Misura 323/a Azione 2.

Con le sue 122 malghe di proprietà pubblica e per l'estensione dei suoi pascoli, il sistema d'alpeggio localizzato nella Montagna Vicentina costituisce il complesso più importante dell'intero arco alpino.Le malghe, con il pascolo e la pozza d’alpeggio, rappresentano un elemento insostituibile del paesaggio alpestre. Sono il segno della plurisecolare trasformazione operata dall’uomo sul territorio attraverso il disboscamento, la bonifica, la pulitura annuale del fondo e la gestione del bestiame ed hanno conservato un ruolo fondamentale nell’economia montana. La salvaguardia dell’eccellenza delle produzioni lattiero–casearie alpine, risorsa non solo economica ma anche identitaria del territorio, vede perciò la realtà produttiva e paesaggistica delle malghe in primo piano.

Con l'attuazione del proprio Programma di Sviluppo Locale, il GAL Montagna Vicentina ha sostenuto interventi per la riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico-architettonico con un totale di Euro 1.334.000,00. Attraverso la Misura 323/a Azione 2, sono stati realizzati 14 progetti di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo al fine di salvaguardare la testimonianza storica, architettonica e culturale delle malghe che indirettamente possono contribuire al miglioramento delle condizioni di vita e lavoro dei malghesi, con ricadute positive sul turismo montano.

Gli incontri con la stampa si terranno secondo il seguente programma:

Venerdì 5 settembre

  • ore 18.00 arrivo dei partecipanti e primo briefing-incontro presso il ristorante "La Tana" di Asiago per illustrare il programma del giorno successivo;

Sabato 6 settembre

  • ore 9.30 ritrovo dei partecipanti e partenza per malga Porta Manazzo in località Larici Porta Manazzo (metri 1755);
  • ore 10.30 arrivo a destinazione e visita alla malga;
  • ore 11.30 circa incontro-conferenza stampa "Made in GAL", con interventi di Enzo Benetti , Presidente del GAL Montagna Vicentina, Francesco Manzardo, Direttore del GAL Montagna Vicentina e di Alberto Marcomini, esperto, giornalista e scrittore del settore;
  • ore 12.30 buffet a base di prodotti della malga;
  • ore 19.30 circa prosecuzione del briefing presso il rifugio Campomulo, in località Campomulo di Gallio (metri 1530)
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